Vandalismo, cumuli di rifiuti e furti in abitazioni, a scuola e perfino dentro i locali ecclesiastici. E’ questo il grido d’aiuto che lanciano i cittadini dell’Albuccione attraverso una mozione protocollata oggi, venerdì 13 novembre, dal consigliere comunale del gruppo misto Claudio Zarro e dalle consigliere della Lista “Attiva Guidonia Montecelio” Anna Checchi e Laura Roscetti, al presidente del consiglio comunale Loredana Terzulli. Obiettivo: lo sgombero del campo rom dell’Albuccione.
Nella mozione infatti si richiede lo smantellamento immediato dell’accampamento ponendo l’attenzione sul fatto che sorge a meno di 100 metri dall’Istituto Scolastico di scuola materna, elementare e medie, già oggetto di numerosi furti e vandalismi. La mozione punta a impegnare il sindaco Michel Barbet e la giunta pentastellata a richiedere l’ordinanza di sgombero anche al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti in quanto i terreni su cui sorge il campo rom sono di proprietà della ASL RM5.
I tre consiglieri Zarro, Checchi e Roscetti esortano il sindaco a muoversi rapidamente, sia per la bonifica dell’area sia per un censimento completo degli abitanti, al fine di individuare i soggetti che abbiano bisogno di assistenza ed a favorire il reinserimento dei soggetti più fragili in strutture adeguate. I consiglieri chiedono anche di portare all’attenzione del prefetto Matteo Piantedosi le richieste dei cittadini, onde evitare altri casi di guerriglia urbana, come quelli avvenuti nel 2017, e se necessario anche tramite l’utilizzo delle forze armate.
Il campo rom dell’Albuccione è una vera e propria cittadella. Infatti dall’ultimo censimento effettuato a settembre dalla Polizia Locale risultano 169 persone, 86 dei quali minori.